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Pizzo: la città del tartufo

Pizzo, noto come Pizzo Calabro ma ufficialmente solo Pizzo, è un comune di poco più di 9mila abitanti della provincia di Vibo Valentia. Località turistica molto rinomata, Pizzo vive di giorno sulle sue spiagge dal mare cristallino e la sera in paese, tra i tavolini della piazza, dove si può gustare la specialità locale, il gelato tartufo. Infatti è famosa per la produzione del tartufo e per la qualità gelatiera in generale, tant’ è che Pizzo è definita come la città del gelato.

Nel video il Museo del Mare di Pizzo che nasce per custodire il ricordo del periodo delle Tonnare.

La storia

E’ una pittoresca cittadina arroccata su un promontorio nel cuore del golfo di Sant’Eufemia, sul mare Tirreno. Prima Napitia , colonia dei Focesi, che accolse anche S. Pietro nel suo viaggio verso Roma e lo scrittore Cicerone, poi distrutta nel IV secolo d.C. dai Saraceni e ricostruita in epoca bizantina, Pizzo diventa nel Rinascimento feudo dei Sanseverino. E’ famosa per essere stata luogo della cattura e della fucilazione di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte il 13 ottobre 1815.
Il centro storico di Pizzo è suggestivo e caratterizzato da vicoli e stradine in forte pendenza; il suo pezzo forte è la splendida piazza salotto,che si allarga proprio di fronte al Castello Aragonese e alla terrazza, da cui si gode la vista del mare. Località turistica molto rinomata, Pizzo vive di giorno sulle sue spiagge dal mare cristallino e la sera in paese, tra i tavolini della piazza, dove si può gustare la specialità locale, il gelato tartufo.

Da vedere: 

Il Castello Aragonese , costruito nel 1486 e perfettamente conservato, è stato edificato per volontà di Ferdinando I di Spagna. E’ qui che Gioacchino Murat, catturato ed imprigionato, è stato fucilato, ed è qui che oggi si trova la sede del Museo Murattiano.

La Chiesa di San Giorgio , della seconda metà del Cinquecento, dove fu sepolto Murat; la Chiesa del Carmine, della metà del 1400;
La Chiesa di San Francesco con il convento dei Minimi,della fine del ‘600. Il monumento religioso più celebre di Pizzo è senz’altro la Chiesa di Piedigrotta , che si trova poco fuori dal centro abitato, lungo la scogliera, interamente scavata nel tufo. L’atmosfera semplice e profondamente mistica di questo luogo è esaltata dal contatto con la natura e con il mare, che la lambisce. La leggenda racconta che un veliero di Napoli, alla metà del ‘600, si fosse trovato in mezzo ad una violenta tempesta. I marinai avevano fatto voto alla Madonna di costruire un santuario in suo onore se si fossero salvati, e miracolosamente poco dopo erano riusciti ad approdare sani e salvi sulla spiaggetta ai piedi di Pizzo. In quella zona, frequentata solo come cava di tufo, le mani sapienti degli scalpellini scavarono nicchie e navate nella roccia, ricavando un ambiente unico al mondo, che venne decorato con l’effige della Madonna e gruppi di statue. I giochi di luce lungo le pareti e il suono della risacca ne fanno un luogo sospeso tra realtà e leggenda. La Chiesa di Piedigrotta è uno dei monumenti religiosi più visitati del Sud Italia.